Progetto "Donami un respiro"

Il progetto Donami un respiro, proposto alla nostra scuola per il quinto anno consecutivo dalla Lega Italiana Fibrosi Cistica- sez. Valle d’Aosta, ha coinvolto quest’anno alcune classi della nostra Istituzione e del Liceo Bérard. Della nostra scuola hanno partecipato al progetto tutte le classi quarte del LSA e del LSU, mentre la 4 C LSA si è voluta cimentare anche nel concorso, producendo degli elaborati di grande qualità. Terminata la raccolta di tutti i lavori le referenti della LIFC-sez. VdA, la presidente Rossana Olzer e la vice Lara Peters, hanno organizzato una mostra presso la Saletta d’arte di Aosta: il percorso si concluderà con un workshop di comunicazione, che si terrà in un'aula del Liceo Bérard lunedì 3 e martedì 4 giugno prossimi. Per la nostra scuola è stata menzionata e premiata la studentessa Marta Gerbaz della classe 4 C LSA, che ha presentato un disegno molto significativo corredato da questa bella e approfondita descrizione: “Il mio disegno rappresenta il percorso che tutti i pazienti affetti da fibrosi cistica devono affrontare per sopravvivere. Metaforicamente questo è rappresentato dal ponte che collega le due scogliere. La scogliera di destra, più ripida, accoglie i pazienti che devono ancora cominciare le possibili terapie mentre quella di sinistra, più sicura, è dove i medici sono pronti ad accogliere i pazienti. Ogni gradino, a partire da destra, rappresenta una terapia: i primi gradini simboleggiano le cure meno specifiche e sono infatti quelli più incerti e rovinati; più ci si avvicina alla scogliera di sinistra invece i gradini si fanno più solidi e curati. Ogni paziente porta poi con sé un palloncino con il simbolo dei polmoni: lo stato del palloncino rappresenta metaforicamente lo stato di salute dei polmoni (e, in generale, dell’apparato respiratorio, ossia quello più colpito dalla malattia). Non tutti i pazienti però devono compiere tutto il tragitto per "rigonfiare" il proprio palloncino: una bimba ha infatti già spiccato il volo a metà del ponte. Infine, sulla sinistra, chi non è riuscito a trovare una cura nei gradini precedenti può contare su l'ultima possibilità ossia il trapianto, simboleggiato dal medico che passa al malato un palloncino nuovo. I malati non sono colorati poiché non vogliono rappresentare persone specifiche ma l’unione di tutti coloro che soffrono di questa malattia”. Complimenti vivissimi a Marta e a tutte le classi partecipanti!